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Storica e critica d’arte, Grande Ufficiale della Repubblica, premio simpatia 2018 in Campidoglio. Nasce ad Urbino, ma vive e lavora a Roma. Dal 2001 al 2004 ha ricoperto la carica di presidente della Sezione italiana dell’A.I.C.A. (Associazione internazionale di critici d’arte). Consulente del Complesso del Vittoriano a Roma, oltre che Membro permanente del Comitato scientifico per l’attività espositiva della stessa istituzione, dal 1980 al l998 è stata titolare della cattedra di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Roma ricevendo a fine mandato il titolo di professore accademico emerito , precedentemente, dal 1972 al 1979, a quella di Frosinone. Ha insegnato in diversi Istituti d’arte dal 1962 al 1971. È autrice di numerosi volumi – alcuni tradotti e pubblicati in Francia e negli Stati Uniti d’America – dedicati alla cultura artistica europea del secondo Ottocento e del primo Novecento, nonché di svariati saggi per riviste scientifiche e per cataloghi di mostre da lei curate. Ha redatto le voci “Impressionismo” e “Post-Impressionismo” per l’Enciclopedia Universale dell’Arte (a cura di Vittorio Sgarbi), Arnoldo Mondadori, Milano l988, pp. 151-172. Curatrice di mostre e cataloghi per spazi pubblici e per gallerie private, annovera anche partecipazioni a Comitati scientifici e a Convegni internazionali), così come contributi a mostre in istituzioni pubbliche.

Sono centinaia gli articoli per le terze pagine di quotidiani:

Il Tempo, Roma (1989-2001), Il Giorno, Milano (1992) e L’Informazione, Roma (1994-1995). Inoltre ha tenuto conferenze e ha partecipato a tavole rotonde. La sua attività scientifica si è orientata, prevalentemente, all’approfondimento del Preraffaelismo, Impressionismo,  Simbolismo, e Liberty e di altri movimenti sorti in Europa nella seconda parte del secolo XX; mentre in campo didattico e divulgativo ha preso in considerazione anche le manifestazioni più importanti dell’arte del Novecento, con mostre al Palazzo Reale di Palermo e al Museo Ermitani di Padova.  All’inizio degli anni Settanta s’interessa al teatro e pubblica nella Fiera Letteraria, una inchiesta a puntate sulla scenografia in Italia; nella Rassegna dell’Istruzione Artistica, n° 4 (1975), l’indagine “Teorie della recitazione nel XVIII secolo”; lo stesso anno scrive ed edita lo studio “Il Teatro di Giovanni Testori”.